E ti vengo a cercare
un progetto INDEX
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Artes et Iubilaeum – 2025, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU per grandi eventi turistici nell’ambito del PNRR sulla misura M1C3 – Investimento 4.3 – Caput Mundi – ed è realizzato in collaborazione con SIAE
dal 18 giugno al 25 ottobre 2025, Tor Bella Monaca
Polo ex Fienile, Largo Ferruccio Mengaroni 29, Roma
Anna Basti • BLCKEBY e Horror Vacui • Bosco Marino • CIRCA • Irene Dani e Arianna Scarnecchia / Sonodramma • Daria Deflorian • FOSSICK PROJECT • Daria Greco • mk • Muta Imago • Giovanni Onorato e Noemi Piva • Andrea Pizzalis • Giulia Scotti • Elena Vastano
e altrə…
Scopri di più sulla giornata conclusiva del 25 ottobre ⟶
A Tor Bella Monaca ci sono voci che si intrecciano, gesti che raccontano prima ancora di essere parole. E ti vengo a cercare è un viaggio fatto di incontri, luci, suoni, segni e corpi in movimento. Un tempo condiviso per ritrovare il centro nelle periferie, per abitare lo spazio con domande e attenzione, cura e desiderio.
Da giugno a ottobre, il Polo Ex Fienile ospita un esperimento aperto all’ascolto e alla trasformazione. Artiste, artisti, bambinə, adolescenti, donne, abitanti e passanti si danno appuntamento per costruire insieme un racconto collettivo, fatto di storie e fotografie, disegni e danze, performance e poesie.
Alla fine ci sarà una festa. Ma intanto si cammina, si raccoglie, si accende.
Le iscrizioni ai laboratori sono aperte: un invito a prender parte, da dentro, a questa esperienza condivisa.
Per partecipare, manda una mail a info@index-productions.com con nome, cognome, numero di telefono e qualche riga per raccontarci cosa ti attira del laboratorio e quale legame hai con Tor Bella Monaca.
Tutti le attività sono gratuite. I posti sono limitati e le iscrizioni resteranno aperte fino al raggiungimento dei posti disponibili.
CIRCA, con incursioni della direzione artistica di INDEX
IN UNA QUALUNQUE PARTE DEL PIANETA_LABORATORIO
18, 20, 25 giugno + 23, 24 ottobre 2025 | 16:00—19:00
Polo ex Fienile, Roma
laboratorio aperto a bambinɜ dai 9 ai 14 anni che frequentano le attività del Polo ex Fienile
Il laboratorio sarà dedicato all’indagine artistica del quartiere circostante del Polo Ex Fienile di Tor Bella Monaca. Attraverso un lavoro di ascolto, osservazione e immaginazione, ragazzɜ tra i 9 e i 14 anni saranno invitatɜ a esplorare il paesaggio urbano e umano del quartiere, un luogo attraversato ogni giorno da molteplici comunità ma spesso vissuto senza essere realmente guardato. L’obiettivo del laboratorio è allargare lo sguardo e affinare l’ascolto prendendosi il tempo per osservare il contorno, l’imprevisto e il poco importante. Si raccoglieranno riflessioni, ricordi e desideri su ciò che succede e può succedere nel luogo. Verrà quindi realizzata una mappatura dell’intorno geografico e sociale dellɜ partecipantɜ da cui si creeranno materiali e spunti creativi per dar forma a nuove visioni del quartiere.
I risultati del laboratorio si integreranno nel progetto più ampio della performance In una qualunque parte del pianeta, che si terrà nella giornata conclusiva del progetto il 25 ottobre.
CIRCA è un collettivo di filmmaker, fotografe e video editor composto da Laura Accardo, Eleonora Mattozzi e Maria Giovanna Sodero. Si formano insieme presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e dal 2019 lavorano nell’ambito della documentazione audiovisiva. Collaborano in modo continuativo con diverse realtà romane tra cui il festival Short Theatre, produzioni INDEX e PAV. A partire dalle loro pratiche artistiche e dagli strumenti del documentario realizzano laboratori multimediali di osservazione e racconto del reale in diverse scuole secondarie romane (ad esempio presso la Rosa Parks – Plesso Carlo Pisacane a Torpignattara e l’ Istituto Comprensivo Palombini a Rebibbia).
Anna Basti
GLIMPSES OF STARS
25 giugno + 9 luglio + 10 settembre + 1, 15, 22 ottobre 2025 | 10:00—13:00
Polo ex Fienile, Roma
laboratorio aperto a donne e persone che si riconoscono nel genere femminile e che frequentano le attività del Polo ex Fienile
Il desiderio è quello di nutrire la consapevolezza dei nostri corpi e del loro potenziale, di rilassare le tensioni prendendocene cura e di abitare tutto lo spazio di cui i nostri corpi hanno bisogno. Attraverseremo insieme diverse proposte di movimento e di lavoro sul corpo, nell’ottica di condividere pratiche e strategie che possano diventare strumenti di cura a disposizione di ogni persona che attraverserà questa proposta.
Glimpses of stars si configura come un contenitore multiforme e cangiante dal perimetro elastico e poroso, che partendo dal più ampio progetto di ricerca Carmen_nous sommes toustes des étoiles, si nutre del desiderio di diventare un luogo di intersezione in cui far confluire diverse linee di ricerca e in cui continuare ad osservare il corpo con una lente materica.
Anna Basti è danzatrice, performer e ricercatrice indipendente, con un background che affonda nella danza classica e contemporanea. Ad oggi il suo percorso di ricerca ha come focus il corpo, organismo complesso e poroso, informato dal contesto di riferimento in cui vive. Questa ricerca si articola attraverso piattaforme progettuali che usano diversi formati, orientate soprattutto al lavoro e alla condivisione di saperi con corpi non alfabetizzati nel campo delle tecniche di movimento. Attualmente impegnata nella co-curatela del Festival Marosi, che si svolge a nell’isola di Stromboli, e nello sviluppo delle piattaforme progettuali Le classique c’est chic! e Indagine sullo stato dei corpi. I suoi progetti sono stati ospitati da diversi festival e strutture, tra cui Lavanderia a Vapore (Torino), RicercaX (Torino), Festival Fuori Programma (Roma), Festival intersezioni (Roma).
Andrea Pizzalis
L’ERBA DEL MIO VICINO
sbirciatine e dicerie per immaginare le vite degli altri
2—5 + 17—19 ottobre 2025 (la partecipazione è consentita anche a uno solo dei due moduli) | 16:00—19:00
Polo ex Fienile, Roma
laboratorio aperto a persone interessate alla narrazione e alla fotografia a partire da 16 anni, iscrizione attraverso una call pubblica fino al raggiungimento dei posti disponibili
Spioncini, tapparelle, buchi sulle pagine dei giornali. Attraverso siepi, specchietti retrovisori, telecamere di sorveglianza, post, stories. Cambiano i mezzi, ma il desiderio è sempre lo stesso: guardare e immaginare.
Nel 1966 lo scrittore, pittore e critico d’arte John Berger, insieme al fotografo Jean Mohr, segue per mesi l’attività di un medico di campagna, John Sassall. Ne nasce Un uomo fortunato, un’opera in cui parole e immagini si intrecciano per raccontare la relazione profonda tra un uomo, il suo lavoro e la comunità che lo circonda. È un ritratto, al tempo stesso poetico e sociologico, che ci ricorda quanto ogni biografia individuale sia radicata in un paesaggio umano collettivo.
L’erba del mio vicino si ispira a quello spirito di attenzione, ma lo declina in chiave giocosa e provocatoria, a partire da una domanda scomoda: e se a muovere il nostro sguardo fosse l’invidia? Non un’invidia corrosiva, ma una scintilla originaria: quella piccola tensione – a volte anche un po’ perfida – che ci prende quando vediamo una vita che non è la nostra e sentiamo nascere il desiderio di capirla, di reinventarla, di raccontarla. Cosa hanno a che fare con noi queste vite che non conosciamo e che ci sfiorano senza appartenerci? In tempi di individualismo esasperato e solitudini digitali, il laboratorio invita a tornare a guardare gli altri — non solo chi non siamo, ma anche chi non conosciamo affatto. Gli sconosciuti che attraversano lo spazio della nostra esistenza senza lasciarvi tracce. Come possiamo raccontarli, senza invaderli? Come possiamo renderli presenti, senza falsarli Osserveremo, scriveremo, fotograferemo. Da soli e in gruppo. Al chiuso e all’aperto. Raccoglieremo materiali, costruiremo ritratti, e ci prenderemo anche il lusso di sfogarci un po’, con maligna fantasia! I partecipanti saranno guidati in un percorso di esplorazione narrativa a partire da immagini non proprie (archivi, fotografie trovate, scatti condivisi) o dalla documentazione diretta di una persona reale.
L’obiettivo? Sarà la costruzione di un ritratto narrativo: un racconto visivo e testuale che metta in luce non solo l’aspetto esteriore del soggetto, ma anche il suo paesaggio interiore, i conflitti invisibili e le tensioni emotive che lo attraversano. Come in Un uomo fortunato, non cercheremo la verità oggettiva, ma una verità che nasce dallo sguardo e dalla relazione. Un modo di essere in contatto, di generare storie a partire da uno sguardo attento e responsabile. Un’occasione per riscoprire, anche dentro e attorno a Tor Bella Monaca, che l’erba del vicino — in fondo — è un giardino di delizie in cui abbiamo già messo radici. E che raccontarla può voler dire, finalmente, iniziare a guardare davvero.
Andrea Pizzalis, nato a Roma, è regista, fotografo e art director. Ha lavorato come attore con artisti quali Emma Dante e ricci/forte. Dal 2019, collabora in qualità di drammaturgo e aiuto regia con Daria Deflorian, portando avanti nel frattempo progetti artistici personali. Dal 2010 intraprende un percorso da freelance come fotografo e art director che lo porta nel 2011 ad essere selezionato da Vogue Italia come uno dei 100 Best Photographers for Photovogue 2011, inserito nella collettiva It’s all about time. Collabora con importanti realtà e Istituzioni culturali tra le quali MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo di Roma, MAXXI L’Aquila, Museo delle Civiltà di Roma, Fondazione Romaeuropa, Fondazione Pastificio Cerere, Palazzo Grassi – Punta della Dogana, Centrale Fies.
Giulia Scotti
DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO D’AMORE
10—12 + 17—19 ottobre 2025 | 16:00—19:00
Polo ex Fienile, Roma
laboratorio aperto a persone interessate al disegno e all’illustrazione a partire da 15 anni, iscrizione attraverso una call pubblica fino al raggiungimento dei posti disponibili
Raymond Carver sull’argomento ha idee confuse: come tutti noi, non affronta il tema ma ci gira intorno.
Nel suo libro Di cosa parliamo quando parliamo d’amore raduna diciassette racconti brevi che si interrogano sull’amore senza mai nominarlo davvero. La vite dei personaggi, spesso persone a cui non tornano i conti, si toccano o si sfiorano dentro situazioni quotidiane, in cui non sembra succedere niente di importante.
La lezione di Carver, tra le altre, è proprio questa: raccontare qualcosa che è difficile mettere in parola, come l’amore, andandolo a cercare nelle situazioni di ogni giorno, nella convinzione che l’incanto possa prodursi dalle piccole cose.
La proposta di laboratorio parte da questa raccolta di racconti e dalla domanda, parafrasata, che le dà il titolo: di cosa parliamo, oggi, noi, quando parliamo d’amore?
Come parlano d’amore dei giovani ragazzi e ragazze che, come i personaggi di Carver, sono persone a cui i conti non tornano? Quali parole scelgono, quale luogo, quale oggetto?
Utilizzando i racconti come riferimento di partenza l’invito allɜ partecipanti al laboratorio sarà quello di scrivere a piccoli gruppi e/o singolarmente delle scene che raccontino che cosa è per loro l’amore.
Queste scene saranno poi utilizzate come traccia da cui partire per disegnare una storia a fumetti.
Giovanni Onorato
NON PARLIAMO LA STESSA LINGUA
20—24 ottobre 2025 | 15:00—19:00
Polo ex Fienile, Roma
laboratorio aperto ad adolescenti dai 15 ai 20 anni, iscrizione attraverso una call pubblica fino al raggiungimento dei posti disponibili
Il laboratorio, rivolto ad adolescenti, propone un percorso di esplorazione dell’autorialità attraverso parole, immagini, gesti e ricordi. Chi siamo davvero? Siamo le condizioni in cui nasciamo o quelle che desideriamo segretamente?
Pensata per persone senza esperienza teatrale o scenica, l’attività incoraggia lɜ partecipanti a raccontare sé stessɜ in modo autentico e creativo, superando schemi e ruoli predefiniti. Partendo dall’idea che anche i ricordi più confusi o i frammenti più imbarazzanti possano rivelare desideri e identità profonde, lɜ partecipanti saranno invitatɜ a portare materiali personali – testi, disegni, musiche o vecchie pagine di diario – che diventeranno il punto di partenza per la creazione di una narrazione condivisa.
Durante il workshop sarà presente la danzatrice e coreografa Noemi Piva che guiderà lɜ partecipantɜ in lunghe sessioni di improvvisazione. Un’occasione per esplorare il proprio linguaggio, sperimentare nuove modalità di comunicazione e scoprire la forza poetica e rivoluzionaria delle parole. Tutto è scrittura. Il modo in cui decidiamo di raccontarci determina chi siamo nel mondo. Il modo in cui ci insegnano a raccontarci può farci fiorire o soffocarci. “Le parole sono importanti!”
Quali parole sceglieranno lɜ diversɜ partecipanti del laboratorio? Le loro lingue riusciranno a comunicare? La loro narrazione collettiva avrà bisogno di un manifesto? Saranno in grado di scatenare una piccola rivoluzione?
Noemi Piva è autrice, danzatrice e artista visiva, con un approccio che integra questi linguaggi. Attualmente è parte di diversi progetti in qualità di interprete e sta sviluppando il suo terzo lavoro settembre non arriverà mai (UMIDA). Negli ultimi anni vince diversi bandi di residenza tra cui KOMM TANZ, Alloggiando, e Permutazioni. È stata ospite in spazi come Villa Nappi, S’ALA, Supercinema di Tuscania e NOD. Dal 2018 collabora come danzatrice con artistɜ del panorama nazionale e internazionale.
Elena Vastano
LA LUCE, L’OCCHIO, L’ARCHITETTURA
20—24 ottobre 2025 | 15:00—19:00
Polo ex Fienile, Roma
in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma
laboratorio aperto a studentɜ universitari e persone con un interesse nella luce a partire da 18 anni, iscrizione attraverso una call pubblica fino al raggiungimento dei posti disponibili
Il laboratorio esplora il rapporto tra luce naturale e artificiale, approfondendone il ruolo nell’architettura, nello spazio e nella percezione umana, sia a livello visivo che di benessere. Attraverso una parte teorica si analizzeranno le caratteristiche principali dei corpi illuminanti (temperatura colore, lumen, ecc.) e i criteri per il loro posizionamento negli ambienti . La parte pratica prevede la collaborazione con un service luci per testare direttamente strumenti e tecniche di illuminazione.
Il percorso culminerà in un’esercitazione sul campo, come l’illuminazione del Polo ex Fienile e delle mostre che saranno presenti durante l’evento finale del progetto.
Elena Vastano, classe 1989, è una lighting designer per il teatro. Dopo aver conseguito la laurea in architettura all’Università di Firenze, ha approfondito le sue competenze nel campo della progettazione illuminotecnica, frequentando un workshop in Lighting Design presso il Politecnico di Milano, dedicato alla valorizzazione dei beni cuturali. Ha lavorato in studi di progettazione illuminotecnica, approfondendo la ricerca di soluzioni estetiche e funzionali, con un’attenzione particolare all’impatto della luce sugli ambienti e sulle persone. Dal 2015 lavora come tecnica luci e lighting designer teatrale, unendo la conoscenza tecnica con la pratica quotidiana e con la creatività artistica, portando i propri disegni luce degli spettacoli nei teatri italiani.
un progetto INDEX, realizzato e curato da Irene Dani e Arianna Scarnecchia / Sonodramma
TOR BELLA MONACA TALES
dal 15 luglio al 25 ottobre 2025 | Tor Bella Monaca, Roma
Tor Bella Monaca Tales nasce da un atto di ascolto. Irene Dani e Arianna Scarnecchia camminano accanto alle voci, raccolgono gesti minimi, silenzi pieni e parole, entrando in relazione con chi abita il quartiere nel quotidiano.
Le interviste non cercano personaggi, ma presenze: uomini e donne, ragazzi e bambine, storie che emergono come vene nella pietra. Queste voci diventano suono: un podcast, e poi dei vinili, oggetti tangibili che restano. Una piccola discoteca della memoria nascerà al Polo ex Fienile: non per ballare, ma per ascoltare. Per fermarsi un momento e sentire, davvero sentire, ciò che scorre sotto la superficie.
È un archivio vivo, imperfetto e umano. Un luogo dove la voce di un quartiere si fa eco, si fa racconto, si fa futuro.
Irene Dani. Attiva nell’ambito della produzione sonora, con una formazione in Letteratura e Teoria critica, sperimenta nell’interazione di suoni e voci come producer indipendente. Ha collaborato con Usmaradio (RI) e dal 2023 co-cura “Sonodramma”, un percorso sulla narrazione sonora e l’ascolto per il Teatro del Lido di Ostia. Collabora con Radio Papesse e si occupa di laboratori e formazione nell’ambito della radiofonia. È ricercatrice presso l’Archivio Diaristico Nazionale (AR) e dal 2024 è parte del Collettivo di produzione sonora “Panothi”.
Arianna Scarnecchia è documentarista e reporter. MPhil in Identità e Culture Europee. Si è occupata di questioni sociali e culturali scrivendo su il manifesto, Alias, Altreconomia, Domani, il Giornale della Musica. È autrice di podcast e audio-documentari per Rai Radio 3, RSI, Altreconomia. Ha collaborato con le redazioni di Prima Pagina e Tutta la città ne parla di Rai Radio 3. Socia dell’Associazione Italiana di Storia Orale, collabora a progetti dedicati alle memorie e alla loro narrazione in forma audio. Nel 2025 ha co-curato la rassegna di ascolti di “Sonodramma”, per il Teatro del Lido di Ostia. Dal 2024 è parte del Collettivo di produzione sonora “Panothi”.
E TI VENGO A CERCARE
25 ottobre 2025 | Tor Bella Monaca, Roma
E ti vengo a cercare si conclude con una giornata intera per stare insieme nel tempo lento della cura, del gioco, dell’ascolto.
Dal mattino il Polo Ex Fienile e gli spazi che lo circondano si accendono di luci, immagini, parole, disegni su cos’è l’amore, raccontandoci e lasciandoci sorprendere dallo sguardo che sbircia oltre la siepe, che immagina senza invadere, che osserva e diventa fantasia. Storie da raccontare. I corpi si muovono insieme, si lasciano guidare dalle vibrazioni del suono e dalle voci raccolte nel quartiere. Si pranza insieme, intrecciando ricette, memorie e provenienze, assaporando il piacere semplice dello stare insieme. Il pomeriggio è fatto di invenzioni, animali fantastici, di danze e di giochi. Con il buio le facciate si trasformano in racconti visivi: le immagini emergono come sogni, rivelando la meraviglia nascosta nel quotidiano. La notte arriva con la musica, che accompagna ancora i corpi in movimento.
Una giornata intera per venirsi a cercare.
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© Eva Arcangeletti